Giornata intensa per il ministro alle infrastrutture Graziano Delrio che, subito dopo aver inaugurato la nuova stazione della metropolitana di Catania, ha incontrato i militari della Guardia Costiera nella base aeromobili.
Durante l’incontro sono stati forniti i dati, aggiornati al 19 dicembre, relativi ai flussi migratori: nel 2016 in Italia sono sbarcati 179.624 migranti, 12.7574 dei quali uomini, 23.932 donne e 28.019 bambini. Rilevato, anche, un notevole incremento della presenza di minori non accompagnati (24.929) a bordo dei natanti soccorsi.
I principali flussi migratori che hanno interessato il mediterraneo nel 2016 sono stati quello libico e quello turco. Dal 18 marzo 2016 a seguito degli accordi Ue il fronte turco ha visto un esponenziale decremento mentre quello libico e leggermente cresciuto con picchi nei mesi estivi ed autunnali.
Ma non solo: secondo i dati forniti dalla Guardia Costiera viene registrato come, rispetto al 2015, ci sia stato un peggioramento delle condizioni di partenza dei migranti dalla Libia. Ciò ha determinato anche l’aumento del numero dei decessi. Anche questo dato, purtroppo, è in aumento, se è vero che la Guardia Costiera riporta una stima di 4.646 morti, oltre mille in più del 2015 nello stesso periodo.
Tra le curiosità c’è la presenza di numerosi natanti sprovvisti di telefono satellitare, quindi non in grado di chiedere aiuto ne di essere localizzati ed un aumento di partenze dalla Libia anche in condizioni meteo marine avverse e di notte.
Nel rapporto la Guardia Costiera rende noto che nel 2016 si e’ registrato un incremento del numeri di gommoni rispetto a quello di grandi imbarcazioni in legno. Inoltre, i gommoni vengono sovraccaricati fino a superare in qualche caso le 200 persone con il conseguente aumento delle operazioni Sar, che risultano quasi raddoppiate rispetto ai due anni precedenti.